- Romina Mandolini
Un libro su Leadership e Comunicazione nella gestione dei gruppi di lavoro
Aggiornamento: 30 dic 2021
É appena stato pubblicato il nostro nuovo libro "Project Management. Fondamenti psicosociologici di leadership e comunicazione nella gestione dei gruppi di lavoro. Nuove risposte a vecchi quesiti" . Youcaprint.

Come suggerito dal titolo, affronta il tema della leadership, della comunicazione e della gestione dei gruppi di lavoro. Il lettore interessato, potrà trovare in esso un percorso delineato che lo aiuti a comprendere in che modo costruire e poi manifestare la sua leadership dotandosi di tutti gli strumenti necessari per questo “mestiere”.
Il Project Management (disciplina sotto la quale si riuniscono prassi e pratiche specializzate alla gestione dei progetti) viene chiamato in causa non solo perché chi scrive fa parte di questa comunità di professionisti e questi tre temi rivestono al suo interno un ruolo prioritario, ma anche perché nel mese di Agosto 2021 il Project Management Institute ha pubblicato una nuova versione dello Standard, rivoluzionando quello che era il suo approccio ai progetti. Scindendo le prassi (metodologie agili, adattive, predittive e strumenti per la conduzione dei progetti) dai princìpi che istituzionalizzati in questa nuova edizione, debbono costituire la cultura di ogni professionista e ispirarne l’azione. Ora 9 di questi 12 princìpi, hanno a che fare con dinamiche che si rintracciano in tutte e queste tre aree. In parole più semplici, i princìpi che dovrebbero disciplinare i diversi aspetti di questa professione (la salute dei gruppi, leadership etica e responsabile, la gestione del cambiamento, il coinvolgimento attivo degli Stakeholder, etc.) possono essere posti a guida della professione di Project Manager (la figura responsabile del team di progetto) solo dopo che lo specialista ha compreso cosa davvero sia la leadership, cosa sia un gruppo e soprattutto, cosa significhi davvero comunicare.
Questo libro dunque, con le sue riflessioni, si pone prima e indaga queste tre aree attraverso un approccio multidisciplinare. Principalmente da un punto di vista Psicosociale, attraverso lo sguardo di due importati teorie quali quella dell’Identità Sociale (Tajfel et al., 1971) e quella della Categorizzazione di Sé (Turner et al., 1987) che sono il filo rosso che legano tutti gli argomenti trattati. Sotto questa luce viene introdotto il concetto di identità sociale e attraverso di essa indagati i fenomeni che sono alla base della leadership (Cap.6 p.43), dei gruppi (Cap. 7 p.63) e della comunicazione.
Riguardo quest’ultima viene offerta anche una panoramica di tipo sociologico sugli studi e le teorie che hanno studiato questo “fare” umano, così da riportare, all’interno delle organizzazioni, il dibattito sul paradigma della comunicazione intesa come processo di interazione e condivisione o quelli che sono stati identificati in sociologia della comunicazione modelli costruttivistici (Cap. 3 p.23, Cap. 4 pag. 25). Questa necessità sorge per una povertà o arretratezza, ancora molto forte in alcuni ambiti professionali i quali si rappresentano il processo comunicativo ancora attraverso modelli desueti assimilabili alla metafora con il modello postale o telegrafico. Modelli che in sociologia sono conosciuti come positivistici e che le odierne conoscenze psicologiche ma anche sociologiche, hanno completamente spazzato via.
Inoltre, far emergere l’importanza delle interrelazioni e della co-costruzione che i parlanti compiono sui significati, era la premessa fondamentale per affrontare il tema dei gruppi e della leadership. Dopodiché, il fare comunicativo viene affrontato scindendone tutti i livelli e piani (Cap. 8, p. 79), parlando degli aspetti che possono inficiare l’efficacia comunicativa dei nostri atti (Cap. 10, p. 129) e di come è possibile porre un rimedio a questi impedimenti (Cap. 11, p. 157). Su questi argomenti svolgono un ruolo centrale quei costrutti cognitivi che la psicologia chiama “categorie” e “schemi”, i cui meccanismi vengono spiegati con una serie abbondante di esempi (Cap. 5, p. 33 e Cap. 8, Paragrafo 4, p.111).
C’è poi un capitolo dedicato ai gruppi tossici e al come, agendo sui vari livelli della comunicazione, è possibile tentare un’azione di recupero del gruppo (Cap. 9, p. 123) e un capitolo dedicato alla leadership femminile (Cap. 12, p. 167) anche se il punto di vista espresso, a questo proposito, è che una leadership vera, integra aspetti del femminile e del maschile insieme. Questo perché siamo stanchi di vedere all’opera o sentire ridurre, il dibattito sulla leadership di genere in termini di contrapposizioni o di stereotipi.
Grande spazio è poi dato all’etica in quanto unica via, nella pluralità dei corpi intermedi che costituiscono le organizzazioni e le società attuali, per garantire il convergere, tra le tante differenze di interessi e punti di vista, verso valori comunitari che permettano a questa diversità di comunicare, vale a dire di ritrovarsi ad un qualche livello, simile.
Nel complesso questa opera nata dopo anni di attente osservazioni delle dinamiche che animano dal di dentro le organizzazioni (quelle che nessuno racconta) e di confronto continuo con i loro limiti, i guasti, con le storture e a volte abomini che si rintracciano soprattutto nelle relazioni, nel clima di lavoro, nelle leadership e negli approcci alla gestione dei gruppi, ha l’ardire di fissare dei punti fermi sui quali costringere chi coinvolto professionalmente in prima persona, a riflettere su ciò che può assicurargli il successo certamente, sposando tuttavia una visione che permetta alle relazioni di rigenerarsi, alle persone di crescere e alla società di rifiorire attraverso leadership e gruppi che abborrino l’autoreferenzialità. Poiché di là dai finti buonismi, l’esperienza insegna che i gruppi e le organizzazioni che raggiungono maggiori traguardi, sono quelle dove la collaborazione soppianta la competizione.
Per il “tono di voce” della scrittura si è scelto appositamente uno stile informale e semplice, epurato per quanto possibile di inutili tecnicismi, così da non appesantire troppo la narrazione. Spesso i temi cruciali di alcune teorie sono stati presentati tramite esempi, analogie, metafore che innumerevoli caratterizzano tutto il libro, così da aiutare il lettore a confrontarsi anche con tematiche complesse.
INDICE DEL VOLUME
PERCHÉ LEGGERE QUESTO LIBRO
“IN PRINCIPIO ERA IL VERBO”
1. Di cosa sono fatte le “parole”
2. Comunicazione, Leadership e Gruppi. Di cosa sono fatti?
3. Il perché del Project Management
COMUNICATION O COMUNICATIONS?
LA COMUNICAZIONE UMANA: IL TELEGRAFO O L’ORCHESTRA?
PETTIROSSO O POLLO?
1. Il prototipo di ogni categoria
2. Oggettività e soggettività: Una perenne tensione
3. Le Parole e il loro potere
DAL POLLO AL LEADER DI SUCCESSO
1. Gli “io” siamo “noi”
2. Leadership e auto-categorizzazione
3. “Dire” e “Fare”
4. Leadership ed Etica
GRUPPI, COMUNICAZIONE E IDENTITÁ CONDIVISA
1. Il “noi” ad ogni costo
2. Identificazione e partecipazione
COMUNICARE IN MANIERA EFFICACE
1. Le caratteristiche degli interlocutori
1.1. Comunicare in silenzio cosa siamo
1.2. Conoscenza come “rispecchio” negli altri
1.3. Il linguaggio
2. Relazione e forma
2.1 Potere, autorità e autorevolezza
2.2 La relazione nella forma
3. Contesto
4. Contenuto
4.1. Attivazioni schematiche e realtà
4.2. Aspettative schematiche e realtà
4.3. Contenuto e significati
COMUNICAZIONE, GRUPPI “TOSSICI”, RESILIENZA
COMUNICAZIONE: IL “RUMORE” E LE SUE DISTORSIONI
1. “Rumori” inconsapevoli
1.1. Noi, questi sconosciuti
1.2. Leadership tossiche e difetti empatici
1.3. Stereotipi e pregiudizi
1.4. Attenzione selettiva
1.5. Automatismi e leadership
2. “Rumori” consapevoli
2.1. Manipolazione della “forma” e del “contenuto”
2.2. Manipolazione della “relazione”
2.3. Manipolazione del “contesto”
CONTRASTARE I “RUMORI”: UN PONTE DI LA’ DAGLI OSTACOLI
1. Avversare l’automaticità e i suoi effetti
2. Contro i problemi di comprensione di un “contenuto”
3. Contro i problemi comunicativi da stereotipi e pregiudizi
4. Contro i problemi comunicativi relazionali
LEADERSHIP AL FEMMINILE
1. “Maschi” e “femmine”?
2. I tratti della leadership femminile
3. Leadership femminile: gli ostacoli
3.1. Sul fronte femminile
3.2. Sul fronte maschile
3.3. Sul fronte delle organizzazioni
BIBLIOGRAFIA TEMATICA